mercoledì 10 settembre 2014

Renzi e le "riforme"



La "guerra delle parole" in atto da qualche anno in Italia  prevede di assegnare alla parola "riforma" un'accezione positiva. Questo potrebbe anche andare bene, ma occorrerebbe sapere che di che "tipo" di riforme si parla. Con delle "generiche" riforme non è detto che le cose si cambino sempre in meglio. Soprattutto se queste riforme ci sono suggerite dall'Europa.
Andiamo a vedere di che si tratta:
  • Privatizzare i beni pubblici, che in italia significa "regalare" aziende pubbliche, beni demaniali e beni appartenenti alle amministrazioni pubbliche, a privati che in genere sono "raccomandati" da politici o appartenenti alle solite caste economiche, le stesse che hanno in mano il potere economico in italia. I vantaggi degli italiani sono pressochè nulli. L'icasso per la vendita di questi beni è irrilevante, rispetto al deficit pubblico, ed inoltre molto spesso questi beni vengo magari riaffittati allo stato, come capitò alle caserme di Coppito vicino l'Aquila, sVendute ad un fondo finanziario che le riaffittò allo Stato Italiano nel giro di tre anni guadagnandoci sopra dei soldi . Qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè  bisognerebbe fare delle operazioni così poco vantaggiose per la collettività. Che esigenza c'è? (a parte quella di favorire i soliti "amici degli amici" ed i soliti potentati economici. Lo stesso vale per la privatizzazione dell'acqua e dei servizi primari.
  • Privatizzazione della scuola e della sanità. Renzi e soci, ma già prima con Monti, stanno demolendo la scuola pubblica e la sanità pubblica, anche qui con lo scopo neanche troppo recondito di favorire i privati. Ce lo chiede l'europa, si giustificano i politici, ma sono proprio i trattati europei, a cominciare dal MES, a togliere la sovranità nazionale ai vari stati e doprattutto a togliere la sovranità ai cittadini, che hanno perso  la sovranità MONETARIA, quella POLITICA e quella legata al bene comune ed allo STATO SOCIALE.
  • Diminuire gli spazi della democrazia, eliminando la possibilità di scelta degli eletti ai vari parlamenti, togliendo vigore ai referendum e quindi impedendo ai cittadini di potersi pronunciare  direttamente sulle questioni più importanti, senza dare un maggior accesso ai media ai movimenti, partiti, gruppi di cittadini,, che non siano i già vecchi ed omologati partiti, che rappresentano ormai la CASTA in tutte le sue espressioni
  • Stringere ancora di più il cappio fiscale ai cittadini, alle piccole e medie imprese,   togliendo possibilità di lavoro ai giovani ed ai over 50.
  • Lasciare la giustizia a livelli di terzo mondo, con, da un lato, un'esplosiva situazione delle carceri italiane e dall'altra con la mancanza della certezza della pena. I tempi della giustizia italiana sono INGIUSTI per tutti.
  • Si parla di "crescita" ma per "crescita" si intene attuare una serie di misure che distruggeranno ancora di  più l'italia , l'ambiente e la salute degli italiani. Non si può pensare davvero che  per risollevarci economicamente dobbiamo essere costretti a bucare tutto il territorio italiano, e soprattutto le zone ad  alto valore paesaggistico, come ad esempio la zona attorno alle isole Tremiti, alla ricerca di petrolio, IL nostro petrolio non è  un idrocarburo ma è il turismo e la nostra energia deve essere sempr edi più quella solare ed eolica e deve puntare piuttosto sulla RICERCA, che la scarsa saggezza dei  nostri governanti ha quasi definitivamente distrutto. Non si può pensare che la crescita corrisponsa alla costruzione di nuovi inceneritori, che provocano solo danni ambientali serissimi senza risolvere  nè la crisi economica, nè l'annoso problema dei rifiuti,, che opotrebbero essere una ricchezza se si potenziasse seriamente la raccolta differenziata e se si ragionasse con la filosofia delle tre "R": Riduzione, Riutilizzo e Riciclo.
Tutte le "riforme" in programma non riescono minimamente a "scalfire" le problematiche inerenti lo stato italiano, anzi, tendono a peggiorare ancora di più la situazione. Sembra che ci sia una sadica compiacenza    tesa a portare sempre più giù l'italia, impoverendo gli italiani e togliendo loro qualsiasi speranza. L'unica speranza è quella che i cittadini italiani si "riprendano" le loro sovranità, togliendo i lacci e laccioli imposti dall'europa, risolvendo il problema degli interessi enormi da pagare per il debito pubblico (che sono una pietra al collo dell'italia), riacquistando la sovranità monetaria e politica e cercando di riaprire tutti gli spazi possibili di democrazia e di difendere il BENE COMUNE in tutte le sue forme. Ce la faremo? Chi lo sa!