domenica 7 gennaio 2018

Si avvicinano le elezioni, come orientarsi nel voto...



Si vota a marzo per rinnovare il parlamento italiano.

I miei  dubbi e  perplessità su chi e come votare credo che oggi riguardino più del 50% degli Italiani. 

Iniziamo dalla prima opzione: l' ASTENSIONE
Personalmente ho sempre considerato l'astensione l'ultima ratio per una votazione in un regime di (pseudo) democrazia. Anche perchè alla fine chi sceglie è solo chi ha espresso un voto valido, tutti gli altri esprimono una protesta di cui nessuno parlerà più una settimana dopo il voto. Alla storia andranno le percentuali ottenute da ogni partito e soprattutto, i seggi.  


Escludo anche l'opzione di votare partiti e/o schieramenti che fanno parte della solita, vecchia politica. Ovvero l'insieme di schieramenti più o meno storici che vanno dall'estrema destra, ai leghisti, ai centristi, ai berlusconiani, ai piddini, all'arcipelago gruppettaro di sinistra, ai verdi.  Non parliamo dei radicali, apparentati ai democristianoi di Tabacci per necessità, alla faccia della coerenza...

Tutta gente che, in un modo o nell'altro, ha governato negli ultimi decenni con uno schieramento o con l'altro, gente che  oggi promette tutto quello che non è riuscito nè a fare quando stava al governo nè a proporre quando stava in opposizione.

Quelle che appaiono, oggi 7 gennaio 2018, le due uniche possibilità di espressione di voto un pò "alternative" rispetto al sistema sono: 5 Stelle e Potere al Popolo.

Per quanto riguarda il m5s, se prenderà il mio voto sarà soprattutto per mancanza di alternative più che per convinzione. Soprattutto per il voto nazionale, mentre a livello regionale stimo Roberta Lombardi e penso che sia un'ottima candidatura per il Lazio.
Però dei 5 stelle non mi è mai piaciuto l'imprinting del duo grillo/casaleggio che restano di fatto i veri "proprietari" del simbolo e del movimento. Questo dei partiti proprietari  è una vecchia storia e chi pensa che solo forza italia sia un partito con un padre-padrone si sbaglia dfi grosso. La maggior parte dei partiti italiani non sono altro che "partiti padronali" cioè con un vero e proprio "proprietario", che risulta anche a livello legale, e che può fare del suo partito/movimento quello che meglio crede. Pensare che un "partito proprietario", che è privo di democrazia interna, possa  lavorare a livello di governo per migliorare la democrazia italiana è un pò un ossimoro, perchè se prima NON SI PRATICA LA DEMOCRAZIA AL PROPRIO INTERNO NON SI E' CREDIBILI. 

Questo è il grande BUG DEL m5s, l'ho sempre detto che la "DEMOCRAZIA DIRETTA DA GRILLO E CASALEGGIO" non mi piace, come non mi è piaciuto il passaggio di potere dinastico tra casaleggio padre a casaleggio figlio. Sembra più un  movimento monarchico piuttosto che un movimento composto e guidato da cittadini. I cittadini, per carità, ci stanno e vengono anche eletti, ma, come si dice a firenze, 'un contano'na sega...

Eppoi i dubbi sul programma? Un giorno EURO SI' e il giorno dopo EURO NO, inoltre una posizione sugli immigrati piuttosto vicino a quelle leghiste, un richiamo al reddito di cittadinanza senza swciogliere i nodi della sovranità monetaria, insomma un pastrocchio gigantesco che, al di la delle chiacchiere, rischia di non portare grandi cambiamenti. E quel Di MAio che un giorno bacia l'ampolla di San Gennaro ed il giorno dopo va negli USA a "Tranquillizzare" i poteri forti USA per poi fare lo stesso in Europa a me non piace. Se questo è il cosiddetto "capo" qualcosa non funziona...

Ultima formazione a scendere in campo è "Potere al Popolo". Una lista che nasce dal basso da una serie di movimenti locali che si sono uniti assieme. Nessuna personalità di spicco, nessuna vecchia volpe della politica, alle apparenze sembra una lista "pulita"  che vuole fare gli interessi di chi ha meno voce, delle parti più deboli e oppresse della società,  e che non ha paura di definirsi "comunista" ma senza troppi ideologismi. IO non mi sento affatto un "comunista"  nè ho amato l'espressioni storiche del comunismo, che spesso hanno portato a società non democratiche in cui mancava la libertà ma, da non comunista, dico anche che in questa società di oggi, serva un pizzico di pepe rosso che lotti dalla parte del popolo, della gente, contro il potere ENORME delle LOBBIES.

GIUSTIZIA SOCIALE, DIFESA DELLA COSTITUZIONE, PACE, DIRITTO AL LAVORO, DIFESA DELLE PENSIONI, LOTTA CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI, DIVISIONE TRA BANCHE D'AFFARI E BANCHE DI RISPARMIO, CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE DIFENDENTO SCUOLE E SANITA' PUBBLICA,  AMBIENTE, QUESTIONE MERIDIONALE E GIUSTIZIA CHE SIA DALLA PARTE DEI DEBOLI.

Ho sintetizzato il loro programma...

Spero di andare presto ad una loro assemblea per conoscerli di persona. Per ora credo che possano essere una ottima alternativa di voto e che meritino di raccogliere le firme per poter presentare la lista  (barbaro sistema usato dai partiti già installati al parlamento per evitare che nascano nuovi partiti. 

A loro le firme non servono, ai cittadini che presentano una nuova lista invece sì!

  Invito tutti a dare la firma per questa lista!



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