venerdì 27 luglio 2007

Francesco Saverio Borrelli sul magistrato Clementina Forleo



Roma, 27 lug. (Apcom) - E' necessario che le Camere consentano l'utilizzo delle intercettazioni che fanno parte del materiale probatorio. Per questo, il gip Clementina Forleo "non aveva altra strada se non quella di interpellare il Parlamento" e sbaglia chi critica il suo operato. Francesco Saverio Borelli, procuratore della Repubblica di Milano ai tempi di Mani Pulite, difende l'iniziativa del gip finito sotto accusa e critica chi guarda il dito invece che concentrarsi sulla luna: "Ancora una volta, l'attenzione dell'opinione pubblica - osserva Borrelli su Repubblica - anziché essere portata sul merito del problema, sulla questione realmente importante, viene spostata sulle parole usate dal magistrato che sono un fatto del tutto marginale".

Il merito, spiega, "è se ci sono state delle spinte indebite, degli interessamenti o dei sostegni politici a determinate operazioni: questo è il nocciolo". Quella delle parole usate dalla Forleo nella sua ordinanza, ribadisce Borrelli, "è una questione del tutto marginale! Io non mi pronuncio su quella frase della complicità perché bisognerebbe avere il quadro completo che io non ho. Ma se per avventura si ritiene che le parole con le quali il giudice ha investito il Parlamento fossero troppo pesanti, che in questo momento anticipavano una valutazione che non competeva ancora al giudice, ciò non invalida il suo atto sotto il profilo processuale".
Infine, il giudizio sulla Clementina Forleo:
Lei conosce personalmente la dottoressa Forleo?
«Sì, non bene, ma la conosco. È certamente una ragazza coraggiosa, intelligente e preparata».

Borrelli, ex Capo di Mani Pulite, dimostra ancora tutta la sua grande lucidità di giudizio e soprattutto LIBERTA' di giudizio. Non come i politici che, per difendere la loro CASTA, accusano di chissachè la Forleo difendendo i colleghi che risultano comunque coinvolti in rapporti con personaggi indagati ed alcuni pregiudicati...

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