"Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie."
Queste parole tradotte, in termini più semplici, vogliono significare: se uno è arrestato perchè accusato, ad esempio, di essere uno spacciatore, non può lamentarsi se poi ... "finisce male". Queste parole dimostrano una cosa: che in Italia si pratica ancora, e si è sempre praticata, la TORTURA, pratica che è tollerata dalle istituzioni e spesso anzi è addirittura suggerita alle forze dell'ordine come metodo per "fare giustizia sommaria". Viene praticata in alcuni casi: quando si tratta con un soggetto considerato pericoloso ma anche soltanto "fastidioso", quando c'è da vendicarsi per qualche sgarbo subito da polizia e/o carabinieri, quando si deve andare con le spicce per "eliminare" persone "comode" a livello politico o altro, quando serve una scorciatoia per trovare "un colpevole" a tutti i costi, il classico "capro espiatorio".
La giustizia dovrebbe invece proteggere anche Caino di fronte alle illegalità dei poteri costituiti. Questo modo surrogato di amministrare una giustizia vendicativa è degna dei paesi dove "vengono tagliate le teste", in fin dei conti è sempre lo spirito vendicativo che prevale sullo spirito di giustizia e di equità.
Nel parlamento Italiano si è provato più volte a inserire il reato di tortura, ma le varie maggioranze hanno sempre posto "il veto", perchè la TORTURA è un modo arbitrario e comodo per amministrare "fuori dalle leggi" la giustizia, anche se un modo più vicino al "giustiziere della notte" piuttosto che ai modi di una società civile e democratica.
Queste cose sembrano lontane al comune cittadino, uomo della strada, che pensa: ma che mi importa, tanto a me non capiterà mai... Errore! Ricordate il film di Sordi; "Detenuto in attesa di giudizio"? Può capitare a tutti, per caso di trovarsi in una situazione del genere. Può capitare a noi o ai nostri figli o nipoti. E quindi bobbiamo fare di tutto per evitare che queste cose non si ripetino.
Perchè Stefano Cucchi non è morto di freddo, ma perchè fu pestato a sangue da "qualcuno" pagato per proteggere i cittadini, non per uccidere.
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